Eccomi ancora qua, a luglio in piena estate. Mamma e papà da un po’ di tempo sono un po’ eccitati, in un continuo fermento di preparativi, ma non credo tutto ciò sia colpa del caldo, penso piuttosto che l’ora della partenza per le vacanze sia terribilmente vicina.
Bisogna stare “attenti a quei due”, perché va bene che a Barcellona è andato tutto liscio, ma non vorrei si facessero prendere troppo la mano! Soprattutto perché sapendo che amano viaggiare all’avventura (sono già stati in Perù, Messico Guatemala, Egitto ecc.…) io sono un po’ preoccupato per la meta scelta per le vacanze.
E’ il 26/07 e partiamo, ma oggi sono notevolmente più tranquillo ho saputo che andiamo “solo” a Rodi e Kos (sicuramente due isole rassicuranti) ovviamente stile “fai da te”. Dell’arrivo ricordo solo (ho dormito per quasi tutto il tragitto), che nel bel mezzo della notte una luce mi sveglia e… Dove siamo finiti? Ma che posto è? Ma questa non è la mia culla!! Aiutoooo, mammaaa, papaaa…
E’ disperazione più assoluta (credo aver svegliato più di qualche persona), papà mi prende in braccio e mi dice di stare tranquillo siamo arrivati nel nostro studios di Pefkos.
Uno studios, ma cos’è???? Pefkos? Cosa sarà mai!!!! La mia disperazione non cessa, per fortuna trovo tranquillità e sicurezza tra le affettuose braccia della mamma (queste braccia hanno l’effetto di un calmante).
L’indomani, nonostante la nottata un po’ incerta, di buon mattino (6:15) tiro giù dal letto i miei genitori: è arrivato il momento di vedere se il posto è così bello come dicono.
Apriamo la porta e meraviglia delle meraviglie…. La spiaggia con un mare azzurrissimo, ma è anche meglio di come lo avevano descritto.
Mamma e Papà decidono di fare prima la spesa per la colazione e poi al mare (in giro non si vede nessuno, ma che sia perché sono le 7:00?).La spiaggia è proprio come piace a mamma e papà, e vale a dire acqua trasparente, pochissima gente, sabbia grossa, e senza ombrelloni o quant’altro a pagamento.
In ogni modo è veramente bello, siamo in un piccolo complesso che alle spalle ha la montagna, davanti un mare stupendo ed ai lati due lingue di terra che chiudono la baia. Il paese più vicino è Pefkos ed a circa 5-10 minuti a piedi dal nostro studios, quindi già nel pomeriggio andiamo in perlustrazione per capire cosa offre.
Oggi, sorpresa, papà arriva con un’auto (una Atos) ed andiamo a Rodi. Non si tratta di una vera e propria visita ma poiché dobbiamo prenotare il traghetto per Kos ed una stanza in hotel per l’ultima notte prima del rientro in Italia, ne approfittiamo per una veloce “occhiatina” alla città ed alcune delle più famose spiagge che si trovano tra Rodi e Pefkos (per es. Ladiko, Kolymbia, Tsambika, ecc…).
Tra una baia e l’altra il tempo passa in fretta e si è fatto sera. Peccato che solo il tempo passa in fretta, ma il gran caldo invece no!
Dopo cena sfruttiamo ancora la giornata del noleggio auto e ci rechiamo alla vicina Lindos e da un punto panoramico ci gustiamo una romantica vista (ovviamente per i miei genitori, luna, mare, le luci della cittadina…).
E’ il momento della nanna e papà ha escogitato un ottimo sonnifero: passeggiata studios-Pefkos e ritorno (non riesco a resistere dall’addormentarmi). Nonostante dormiamo con le finestre aperte fa caldino, perciò anche oggi sveglio di buon mattino mamma e papà, del resto è meglio sfruttare le ore più fresche della giornata per andare al mare!!
Oggi, come anche domani, giornate di assoluto relax, con mare, spiaggia, riposino pomeridiano e piscina, che è più affollata della spiaggia, perché ci sono solo turisti inglesi, i quali invece di andare al mare vanno in piscina (proprio strani gli Inglesi!!).
L’acqua è veramente bella e così mamma e papà mi mettono i piedi ammollo. Il primo impatto mi lascia molto perplesso (sono passato dalla mia vaschetta per il bagno di casa ad una distesa senza fine di acqua) ma più ci torno e più mi piace, ed alla fine quando mi fanno uscire ci scappa pure un bel pianto di disappunto.
Alla sera la solita passeggiata a Pefkos.
E’ una simpatica cittadina (ovviamente turistica) con molti negozi e ancora di più sono i ristoranti (mamma e papà hanno apprezzato tantissimo un locale dove facevano solo enormi Gyros), ma non so dirvi di più, perché inesorabilmente il sonno aveva il sopravvento (per la gioia di mamma e papà).
Oggi papà ha noleggiato un’altra auto e così abbiamo fatto un giro nell’entroterra dell’isola dove abbiamo visto alcuni paesi veramente caratteristici, montagne, boschi e dopo ci siamo diretti sull’altro versante dell’isola (la parte occidentale) per vedere com’era la costa, ma delusione, perché il mare era mosso, e le spiagge decisamente insignificanti (l’unica cosa che abbiamo trovato interessante erano le rovine dell’antica Kamiros).
Nel ristorante del nostro hotel serata tradizionale greca, con cibo locale, musiche dal vivo e danze tradizionali.
La musica era proprio carina, tant’è che ho cominciato a “ballare” (per quel che si può fare da seduti nel passeggino) e così mio malgrado sono diventato parte dello spettacolo (qualcuno mi ha pure fotografato, mah!!!).
Altro giorno altra corsa, oggi tour dell’estremo sud dell’isola, sicuramente la parte più bella dal punto di vista delle spiagge (su tutte la spiaggia di Glystra), poiché è tutto un susseguirsi di baie, fino al punto più estremo Prasonisi.
Splendida località dove il mare egeo si incontra con il mare mediterraneo; ad occhio nudo si potrà vedere un striscia di sabbia larga circa 30 metri, dove alla vostra sx ci sarà il mediterraneo assolutamente tranquillo, mentre alla vostra dx vedrete il mare egeo particolarmente increspato!!
Data l’ora ne approfittiamo per fermarci a mangiare in un ristorantino in spiaggia sotto un fresco pergolato.
Al pomeriggio visita alla cittadina di Lindos.
E’ un posto veramente incredibile, anche se ci sono orde di turisti, ed è qui che mi trovo a tu per tu con un mulo, e non so se piangere per la paura o ammirare questo animale che tutto il giorno si sgroppa su e giù dall’acropoli i turisti.
A proposito, dimenticavo l’acropoli, tutti dicono sia molto bella e affascinante, e probabilmente lo sarà, ma con il passeggino l’accesso è quasi impossibile (è un continuo susseguirsi di scalinate!!).
Dopo questa prima settimana sull’isola di Rodi, c’imbarchiamo dal porto di Rodi per recarci all’isola di KOS. Il viaggio con la Blu Ferries non è molto lungo (circa 2 ore) ed è pure confortevole, tant’è che come d’abitudine ne approfitto per fare un bel riposino.
ED ECCOCI A KOS
Arrivati al porto di Kos con un taxi ci rechiamo in località Psalidi (qualche chilometro alla periferia di Kos) a prendere possesso della mia nuova culla.
Questi studios sono molto carini, immersi nel verde in una struttura a conduzione familiare (ci sono solo una decina di studios), ma ahimè, non sono in riva al mare (siamo a 700 m.).
Il primo impatto è sicuramente positivo, ma con un po’ d’attenzione un paio di particolari ci mettono in allarme: lo studios è dotato di zanzariere ed in dotazione c’è la macchinetta insetticida!!! Mmmhhhh… Zanzare in agguato???????
Siamo invitati per una siesta ristoratrice al bar dalla Signora che gestisce la struttura, per consigli d’ogni genere e per rispondere ad ogni indicazione avessimo bisogno. Mio papà la prima cosa che ha chiesto è stata la situazione api (con tanto verde ce ne dovrebbero essere in abbondanza) e zanzare.
Ma siamo abbastanza rassicurati, perché per quanto riguarda le api ce ne sono ma non sono “tachenti”, e nel prato vicino alla piscina basta fare un po’ d’attenzione a dove si mettono i piedi. Invece per le zanzare basta tenere chiuse le zanzariere, ma comunque ci tiene a precisare che il nome degli studios è ANEMOS che deriva dal nome greco del dio del vento, poiché la zona è sempre battuta da un delizioso e rinfrescante vento, e fin tanto che ce n’è non ci sono zanzare. Per tutta la settimana che noi siamo rimasti zero problemi con api e zanzare.
Il giorno successivo dopo una mattinata di relax in spiaggia (sassosa, poco adatta per i bambini perché l’acqua diventa profonda dopo pochi metri, ma ventilata per cui era molto piacevole) nel pomeriggio prendiamo l’autobus e facciamo un giro per la città di Kos, dove visitiamo il castello dei Cavalieri, il platano d’Ippocrate, l’antica Agorà, il porto con numerosi caicchi attraccati per le gite giornaliere, ed il centro della città.
Dal punto di vista artistico, escluse le rovine dell’età greco-romana, la città non offre molto, invece come vita notturna è veramente ben attrezzata, infatti, alla sera molte delle strade deserte percorse nel pomeriggio si animano inaspettatamente, con tavoli e poltroncine in ogni dove, musica in ogni angolo (e non solo!!), tant’è che ad un certo punto siamo stati costretti a tornare indietro e cambiare strada perché con il mio passeggino non riuscivo a passare.
Nei giorni successivi ci dedichiamo al relax e a qualche passeggiata nei dintorni dello studios. Invece il giorno precedente alla nostra partenza papà riesce a noleggiare un’auto e così partiamo per un giro panoramico dell’isola. Prima destinazione le terme (Thermà Loutrà), e papà subito dentro a “spaparanzarsi” nell’acqua calda.
Dopo pranzo ripartiamo in direzione Kefalos (verso sud) con tappe alla spiaggia Paradise e Agios Stéfanos. Niente di particolare, lunghe distese di sabbia super affollate. Sulla strada del rientro ci imbattiamo in Limnionas, la più bella spiaggia della giornata. E’ a sud dell’isola sul versante opposto al nostro, una baia molto piccola e chiusa (per cui molto protetta, e quindi con mare calmo), sabbia e poca gente (inutile dire che il mare era cristallino).
Prima di rientrare allo studios ci fermiamo alla periferia di Kos, per visitare l’Asklepion.
Questo antico ospedale (fondato dallo stesso Ippocrate) è veramente bello, imperdibile. E’ adagiato su di una collinetta alle spalle di Kos e vi si gode un panorama unico, la città ai suoi piedi, il mare e la costa Turca.
Tornati allo studios e dopo una bella rinfrescata, siamo andati a cena a Platani, un paesino alla periferia di Kos dove vive la comunità turca (meglio dire i discendenti degli abitanti turchi) per cui nella trattoria frequentata dai soli abitanti del luogo cucina tipica Turca (arrivavano certi profumini…. Anche perché la cucina con il banco della carne era nella sala da pranzo e così si vedeva cosa stavano cucinando).
Il giorno dopo si ritorna a Rodi via mare, ma questa volta con un catamarano. Appena entrati sembra di essere in aereo, dopo la partenza chiudono tutte le porte, tutti dentro e via a tutta velocità, mamma mia come sì balla… è l’ora dello spuntino pomeridiano ma la mamma ha serie difficoltà a centrare la mia bocca.
Comunque dopo una breve sosta a Symi, arriviamo a Rodi dove prendiamo alloggio in un albergo in pieno centro (lo avevamo prenotato i primi giorni di vacanza). La camera è minuscola, ma poco importa è solo per una notte. Ne approfittiamo per fare un primo giro della città, e l’acquisto di qualche souvenir.
Non perdetevi assolutamente la città vecchia di Rodi, è ovviamente esageratamente turistica (negozi di souvenir e ristoranti sono un tutt’uno) ma lo spettacolo di questa città medievale è veramente unico. Mi permetto di suggerire la visita di primo mattino, quando la maggior parte dei negozi e ristoranti sono chiusi e i turisti sono rari, cosicchè in certe zone della città vi sembrerà di tornare al tempo dei crociati.
Ciao a tutti ed alla prossima…. avventura.
- Come al solito ci siamo serviti della guida Lonely Planet, ma questa volta è stata un po’ imprecisa, soprattutto per quanto riguarda i prezzi e gli orari dei musei (in particolare il castello di Kos).
- Per il trasporto Rodi-aeroporto ci hanno sconsigliato di utilizzare il flight-bus, per il semplice motivo che sono più le volte che non passa di quelle che passa.
- A nostro giudizio nel complesso molto meglio l’isola di Rodi che quella di Kos (ovviamente dal punto di vista della vacanza con bimbi)
- Noi abbiamo soggiornato agli studios Palm Bay a Pefkos nell’isola di rodi e all’Anemos in località Psalidi nell’isola di Kos
- Nell’isola di Rodi i noleggiatori di auto sono numerosissimi, e quindi la disponibilità di auto non crea problemi. Viceversa a Kos i noleggiatori sono meno numerosi e quindi noleggiare un’auto è più difficoltoso, nonché più costoso. Tutti sono forniti di seggiolini per i bambini.
Ciao mamma e papà di Matteo,
anche noi quest’anno vorremmo andare a Rodi.
Ci consigliate lo studios di Pefkos?
Come vi siete trovati ?
Grazie mille
Alessandra , Marco e Camilla