Jacopo Racconta il suo Viaggio a Marsa Alam

Jacopo Racconta il suo Viaggio a Marsa Alam

Ancora Mar Rosso, daltronde dove trovare un mare più bello a così poca distanza da noi. Uno convenientissimo last minute di Volando ci porta nel loro Club Amaraya.

Il villaggio non è proprio sulla spiaggia, (abbiamo consigliato all’hotel di procurarsi delle mini car elettriche), ma ha il vantaggio di essere piccolino e quindi più che la solita mega struttura è un ambiente quasi a conduzione familiare. Dove alla fine tutti si conoscono e tutti i servizi (ristorante, lettini e obrelloni in piscina e al mare) sono di ottima qualità e abbondanti.

Nella nostra camerina trovavamo ogni giorno un opera d’arte fatta con gli asciugamani dagli uomini delle pulizie; un giorno un pupino che leggeva, un altro un cigno o un coccodrillo.

PS: Attenzione non abusate dell’aria condizionata e non vi lavate i denti con l’acqua del rubinetto se non volete avere problemi intestinali.
Se proprio non riuscite ad alloggiare lontano dalla spiaggia vi consiglio di andare al Resort Kahramana che dista poche centinaia di metri dal nostro ed è della stessa proprietà, ha camere molto più grandi e tutte con balconcino mare. Il pontile che si vede in lontananza sulla foto serve per fare snorkeling al di là della barriera (evitando così di calpestarla) ed è lo stesso che utilizziamo noi ospiti dell’Amaraya

Molte strutture sono in comune tra i due resort, la stessa spiaggia o il Centro Diving per non parlare del campo di calcetto o di beach volley posti da cui mio papà stava accuratamente alla larga dato che, secondo lui, “l’animazione” organizzava partite ad orari impossibili. (secondo me tutti gli orari sono impossibili per il mio papà).

Naturalmente io andavo pazzo per il mare e la sua acqua indescrivibilmente limpida, ho pure provato a fare un po’ di surf con i lettini da mare, per non parlare poi dei pesci colorati che questa volta mi sono proprio gustato dato che nelle precedenti vacanze sul Mar Rosso data la mia tenerissima età non avevo praticato molto snorkeling. Tartarughe, pesci Angelo, Pesci Farfalla, Razze e Aquile di mare, Cernie e Pesci Chirurgo sono tra le miriadi di specie di pesce che ho potuto vedere a pochi metri dalla riva.

Dopo tanto nuotare un po’ di riposino non guasta mai, con dei lettini così non si può fare a meno, bella la vitaaaaaaa di villaggio èeèeèè

Che tutte queste aiuole continuamente innaffiate in un paese dove l’acqua è un bene prezioso stonano un pochino, ma daltronde cosa non si fa per accontentare l’homus turisticus italicus che tanto esigente è.

La sera il nostro cuoco ci prepara tante belle cosine e se non vi accontentate vi cucina che una pastasciutta fatta e condita al momento davanti ai vostri occhi.

Poi per finire una sfilata di dolci che solo a guardali ti mettono appetito e io che non so resistere ogni sera ne provo più di uno.

Dopo cena l’immancabile Cabaret, ho persino fatto un apparizione da attore in una delle scenete che i bravissimi ragazzi dell’animazione (un ciao particolare a Patrizia, Marta, Federico e al simpaticissimo Andrea) mettevano in scena ogni sera. Anche se mio papà (il musone) non sopporta essere “animato” devo ammettere che sia il baby club che le animazione diurne e serali a me piacevano da morire e inoltre potevo conoscere nuovi amichetti con cui giocare.

Certi giorni, invece di restare nella spiaggia vicino al Resort ci facevamo portare da un bus/navetta in una splendida spiaggia ad una decina di km. La spiaggia, che si chiam Abu Dabbab ed è sempre di proprietà del Resort Kahramana, pare che sia la più bella della costa che va da Marsa Alam al Sudan.

La spiaggia ha un fondale sabbiaoso dolcemente degradante con ai lati una splendida barriera corallina, poi meraviglia delle meraviglie è possibile incontrare il Dugongo uno splendido mammifero marino di 3 metri che sembra un tricheco e che viene come le tartarughe marine a brucare l’erba (piante acquatiche) nei bassi fondali davanti alla spiaggia a poche centinaia di metri da riva.

Il nostro resort è per il momento il lontano verso sud dall’aereoporto, ma purtroppo gli egiziani non abbastanza sazi dei disastri compiuti a Sharm el Sheikh stanno iniziando a costruire lungo tutto il tratto di costa che va da El Quseir al confine con il Sudan, dove vedrete questi piccoli muretti significa che presto inizieranno i lavori, quindi in pochi anni vuol dire ADDIO BARRIERA.

Già da adesso si intravedono gli scempi che si andranno a compiere, purtroppo la presenza di tanti hotel per questa ecosistema fragilissimo vuol dire morte sicura, ma il Dio denaro è la sola cosa che conta in ogni angolo della terra anche se poi andrà a finire nelle tasche dei soliti pochi e conosciuti padroni della terra.

La conferma di ciò ci è venuta facendo una visita/escursione nella città di El Quseir, dove delle dignitosissime persone cercano di vivere come meglio possono senza avere un grande ritorno da questo sviluppo turistico.

Guardano e conoscendo questi bambini, ho capito perchè mio papà mi dice sempre che mi devo ritenere fortunato che i miei desideri (anzi lui dice le stupidagini che compro) sono quasi sempre esauditi.

Escursione fondamentale e imperdibile per chi viene da queste parti è la Casa dei Delfini non so per quanto tempo ancora si potranno vedere (dato che lo sfruttamento turistico è a livelli indecenti) , ma se fate presto potrete anche voi provare questa indescrivibile emozione. Una barca vi porterà in mare aperto dove all ‘interno di una barriera corallina a forma di ferro di cavallo potrete incontrare decine e decine di delfini che l’hanno eletta a loro casa e che lasciano solo per cercare il cibo.

Durante il tragitto in barca non perdo occasione di giocare con i miei nuovi amichetti. La barca è molto grande e noi possiamo prenderci tutto lo spazio che vogliamo sia fuori che sotto coperta.

Arrivati a destinazione indosso subito tutta la mia attrezzatura subacquea : maschera e giubbino di salvataggio e mi preparo mentalmente al grande incontro con i delfini. La guida ci ha spiegato di non toccarli dato che la loro pelle è ricoperta da un sottile strato di grasso che a contatto con le nostre mani verrebbe raschiato via inesorabilmete lasciando i delfini alla merce di batteri che in breve tempo li possono anche uccidere.

Ed eccoli finalmente, non posso spiegare l’emozione che provo, noi restiamo fermi e loro come gli squali ci girano attorno in branchi numerosissimi. Noi li osserviamo stando attenti a non toccarli e loro ci ricambiano con urli e sguardi dolcissimi.

Sulla barca non è mancato un pasto luculliano con tante specialità egiziane che mi hanno permesso di sentire un pochino di atmosfera locale, dato che la vita di villaggio non permette di entrare in contatto con la realtà locale anche se deve ammettere che è una vacanza con tante comodità.

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