Primo Giorno: Sabato 23 agosto (h 5,30) – per questa nuova avventura si parte presto. Il nostro obbiettivo è far guidare papà mentre noi ci facciamo un altro sonnellino fino al pranzo in terra di Francia. Eccoci al confine e poi via verso Briancon per pranzare al McDonald (tanto per non cambiare lo stesso dove abbiamo mangiato di ritorno da ParkAsterix)
Ma non abbiamo ancora finito la giornata! Si va a dormire nella bellissima cittadina medioevale di Carcassonne e qui inizia la vita e l’avventura di noi campeggiatori.
Dopo cena visita al castello, ma che sorpresa, ci troviamo immediatamente in mezzo a giullari, cavalieri, dame e guerrieri e così andiamo a letto con questo sogno medioevale ancora in mente.
Secondo giorno: Alla mattina ci si alza con il sole e dopo aver rassettato si parte per raggiungere la nostra meta la Spagna.
Dopo una piccola deviazione a Baionne dove abbiamo giocato sul canale con i gabbiani , ci siamo ritrovati in terra di Spagna per un tuffo nel mare di Biarritz.
Finalmente il viaggio di trasferimento è finito ed ora possiamo cominciare a girare nei dintorni. Il camping Faro de Higuer a Hondarribia è stata la nostra base per i giorni in cui siamo stati nella bellissima regione basca.
La scelta della piazzola per la nostra tenda è caduta su uno dei punti più panoramici del campeggio e la notte sembrava proprio di essere in mezzo al mare. Guardate dove siamo andati a mettere la tenda !!!!!
Prima vera tappa San Sebastian o Donostia (cominciamo a vedere la differenza tra il Castigliano ed il Basco). San Sebastian è veramente una città splendida, soprattutto il quartiere del porto con le sue viuzze ed i suoi negozi, un giro tra le sue caratteristiche case rosse ed al museo marino del porto è d’obbligo.
Quello che vedete è proprio vero: siamo entrati dentro l’acquario con i pesci che ti nuotano sopra, sotto, a destra e a sinistra. E’ bellissimo sembra di camminare nel fondale marino facendo conoscenza con tutti i suoi stupendi abitanti.
Alla fine della giornata, una gita sul colle che sovrasta la città ci vuole: si paga il biglietto e al suo interno troviamo un piccolo, vecchio ma carinissimo luna park.
E’ ora di merenda! Cialde alla nutella! Poi stanchi si ritorna al campeggio
Terzo Giorno: ci si sveglia faticosamente e si mette fuori il muso dalla tenda pronti per un’altra gita: direzione Bilbao, la capitale dei territori Baschi.
Bilbao, ma dove siamo capitati? Questo è un paese spaziale. Caro Filippo, questo è un po’ meglio ma è sempre strano forza ragazzi, andiamo alla ricerca del famoso Gugenheim Musem.
Papi, io sono stanco di camminare!Ehi fili ci siamo, l’abbiamo trovato!Pa’ non vorrai entrare la dentro? Ok ragazzi ci accontentiamo di una foto sotto questo bellissimo orsacchiotto di fiori. Guarda pa’ delle sculture di sabbia, ma… Qui non c’è spiaggia, siamo in città! Qual è la sirenetta?
Allora: niente arte!
Dunque ragazzi, un po’ di storia vi va bene?
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii?
Allora si va tutti al museo delle cultura e della storia nella città vecchia.
Finisce la giornata e … torniamo alla nostra tenda con un pensiero: strana città Bilbao, la modernità ha soverchiato la storia e la tradizione … peccato!
Di ritorno vediamo un cartello stradale Gernika! Ma avrà a che fare qualcosa con il famoso dipinto di Pablo Ricasso? e si, mi sa proprio di si!
Gernika o Guernica la capitale storica dell’Euskalia dove si trova la casa de Juntas (Il palazzo del Parlamento basco) fu la prima città a sperimentare i drammatici effetti di un bombardamento aereo indiscriminato fatto da aerei tedeschi e spalleggiati da alcune squadriglie italiane. Le incursioni sulla città si susseguirono in massicce ondate con bombe esplosive e incendiarie di alto potenziale distruttivo. I morti ammontarono a circa 1.600 . (Casa de Juntas) e la famosa quercia secolare sede delle prime libere assmble popolari, rimasero tuttavia prodigiosamente illesi. Per questo Picasso dipinse un quadro che divenne poi un simbolo di pacifismo.
Quarto giorno: destinazione Pamplona!
Ehi, ma i tori, li hanno chiusi? Tranquilli quelli li liberano a luglio e noi siamo nettamente in ritardo. Ma come dice papà per un bel museo non siamo mai in ritardo e prima che chiudano per il pranzo entriamo al Museo de Navarra.
Dimenticavo che Pamplona non è più Euskalia/Basca ma è già Navarra (anche se qui si sentono ancora Baschi). Dentro il museo cose bellissime di epoca romana.
Siamo in mezzo ad una miriade di pavimenti a mosaico e finito il giro, via a mangiare un boccadillo (un panino) ed una dormitina al parco pubblico.
Ehi ma siamo vicini alla plaza de toros e … guardate un po’ quella statua!
e via in posa per una foto con Ernst Emingway. Pamplona, è tutta da girare a piedi con le sue splendide viuzze, chiese da visitare ed un sacco di negozietti: questo si che è un centro storico che vive.
Quinto giorno: lasciamo il camping di Hondarribia: direzione Burgos, famosa per la sua cattedrale e per le sue chiese! Come quella intitolata a S.Nicola di Bari (meglio conosciuto come Santa Claus).
Ehi, ma qui c’è un pellegrino stanco che si è messo a riposare, fermiamoci anche noi, ma qui è pieno di esseri pietrificati! Questa volta è un cane (una particolare razza allevata da queste parti alla quale hanno dedicato un monumento).
Sono le 18.00 è ora di mettersi in viaggio per trovare un camping! Domani si va a Zaragossa.
Sesto giorno: Zaragossa (regione Aragona)
Bella la fontana nella piazza de La Seo (la cattedrale) ci si potrebbe fare un bello scivolo per giocare e che piazza: basilica e cattedrale così vicine!
Se entrate nella Basilica della Madonna del Pilar (del pilastro) osservate la devozione dei fedeli, sembra di essere a Loreto!
Vi è stato anche un prodigio, durante la guerra civile spagnola, due bombe d’aereoplano caddero sopra la chiesa senza esplodere (nel soffitto sono stati lasciati i fori a ricordo del prodigio); che vialoni … cammina cammina abbiamo trovato anche un Disney Store (almeno 1 ora dentro per rifarsi gli occhi – quelli dei ragazzi)
Ma, occhio ragazzi, sulla mappa c’è qualcosa che non ci possiamo perdere: l’Aljareria un antico fortilizio arabo, dove poi si è stabilita la corte Aragonese vi ricordate: Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona … quei due che ebbero fiducia in Cristobal Colom (Cristoforo Colombo)…. Il resto della storia la conoscete!
Quando i due regni (Castiglia e Aragona) si unirono qui fu portata la corte e la prima sede dei re! Ora è la sede del parlamento aragonese.
Ma prima di loro, guardate cosa hanno lasciato i “mori”! Questo è nulla, tutto il pian terreno è ricco di questi colonnati lavorati ad intarsio!
Via a cercare un campeggio che domattina si parte per Tarragona.
Settimo giorno: Tarragona una bellissima città in riva al Mar Mediterraneo dalle storiche vestigia romane: lo sapevate che Tarragona era il porto estremo che Roma aveva nella penisola iberica! Più avanti era territorio di Cartagine. Arrivati in centro si lascia la macchina nel consueto parcheggio sotterraneo!
Ehi, ma quei signori cosa stanno facendo! Attenzione: cade!!!!! ma … è una grande statua di bronzo! Chissà, sarà qualcosa della loro tradizione o del loro folklore!
Tarragona vecchia ha cose splendide da vedere: i resti del Circo Massimo, dell’anfiteatro, del palazzo consolare.
Ecco noi stiamo proprio sulla terrazza che fa da tetto al palazzo: da qui si possono vedere le antiche galere a remi che vanno verso Roma! Ops! A me pare una moderna petroliera! Però è bello pensare che il panorama di 2000 anni fa fosse lo stesso di adesso!
La giornata non può finire senza una visita al museo del porto! veramente splendido. Si raccontano 2000 anni di storia di un porto… e della sua gente! Addirittura c’è un gigantesco motore diesel di una nave che funziona al pigiare di un semplice bottone!
Faremo accampamento per i prossimi 3 giorni a Salou: Camping Sanguli! (un po’ caro ma … da sogno! Pensate ben 3 piscine … due supermarket … e … un luogo da perdersi dentro)!
Ottavo giorno: oggi gita al santuario di Montserrat! Ne avevo sentito parlare ma … vederlo dal basso, poi prendere la funivia e salire in alto è stata una vera piacevole sorpesa! A soli trenta km da Barcellona si trova questo santuario millenario importantissimo per il culto mariano in catalogna, (famosissimo è il Llibre Vermell : raccolta di canti popolari del XIV secolo in latino, occitano e catalano).
Sarà l’altezza o chissà che, ma qua si respira un’aria diversa. Fatto il giro della basilica, cominciamo a vedere sulla mappa i numerosi sentieri che conducono alle numerose cappelle e grotte che si trovano sulla montagna e che i monaci utilizzavano come luoghi di preghiera ed eremitaggio.
Io e Filippo ci siamo arrampicati anche su un vecchio edificio adibito a punto di ristoro per i pellegrini, abbarbicato sulla roccia.
Splendido anche il museo con reperti archeologici e storici, ma ancora più bello il video interattivo che ti porta a conoscere la vita del monastero.
Oggi è stato un grande giorno “per lo spirito” ma … domani … sarà un bellissimo giorno per i ragazzi: ci aspetta “PORTAVENTURA”
Nono giorno: il più atteso da noi piccoli, dopo tanti bellissimi musei un vero parco giochi non guasta mai, ed eccoci a Port Aventura, immortalati per sempre i nostri biglietti.
Ed eccoci all’ingresso del PICCHIATELLO PARK (come l’abbiamo ribattezzato noi). Il parco si divide in zone tematiche.
Messico è la prima area in cui ci imbattiamo e dopo la foto di rito con dei messicani veri ci lanciamo in bellissime evoluzioni all’interno dell’Armadillos per poi passare nel treno della Miniera El Diablo, poi si va afare una cavalcatina sui Los Potrillos e un bel su e giù con il Serpiente Emplumada. Un po’ a fare gli Indiana Jones nel Templo del Fuego per poi volare a velocità supersoniche nel Trono de Pacal. Inizio scoppiettante non c’è che dire. Si procede per l’area dedicata alla Cina dove ci aspetta un giro della morte sul Dragon Khan e un rilassante giro sulle Tea Cups per far girare anche un po’ la testa, ma tanti i giochi e gli spettaccoli anche in questa area tutta asiatica.
Ancora un passo indietro nella storia e ci troviamo nel Far West, prima il tentativo andato male di domare il Buffalos locos poi giù per il Grand Canyon Rapids per un rafting sensazionale e rinfrescante, non da meno la discesa nel Silver River con il Troncos Locos, Mentre tutte meccanicche sono le montagne russe a due corsie della Stampida e le terrificanti Tomahawk.
Ed eccoci arrivati in Polinesia proviamo subito il kon tiki wave una tipica canoa dei nativi che si dondala fino a 180°, poi via sulla montagna russa che svolazza tra piante e animali esotici il tami tami proseguiamo con una immersione a bordo del Nautilos alla scoperta dei mostri marini, anche qui spettacoli e giochi a volontà. Infine il riposo finale a gustarci lo spettacolo dei Pirati nell’area Mediterraneo.
Ma la più bella avventura è stata quando papà ha perso le chiavi della macchina nella zona del far west! Sono stati attimi di terrore: da soli, in Spagna, con una macchina chiusa, fuori nel parcheggio e … come si torna a casa? Ma la mega organizzazione del parco ha fatto realizzare il sogno: ci hanno ritrovato le chiavi…
Bhe, questo dimostra che abbiamo fatto la denuncia per l’oggetto smarrito … ma il fatto che ve lo raccontiamo scherzandoci su e che la macchina non è stata scassinata… dimostra che ci hanno ritrovato le chiavi! Non vi sembra!.ormai è sera e … non ci resta che salutare Port Aventura con il sonno negli occhi e … attenti a rientrare prima che il campeggio ci chiuda.
Decimo giorno: giornata importante destinazione BARCELLONA!
Forse una giornata è un po’ troppo poco per capire Barcellona ed i suoi abitanti … ma di più non avevamo e dunque ci siamo tuffati nel pieno centro storico: la cattedrale, i resti delle mura romane, il palazzo reale, la ramblas … oppure qui, il monumento a Cristoforo Colombo, dove con un ascensore si sale in cima alla colonna e da li si può ammirare tutta Barcellona.
Gli artisti di strada a Barcellona sono infiniti… e tutti sorprendenti.
Barcellona abbiamo visitato la più antica sinagoga ebraica europea, addirittura risalente al periodo precristiano e naturalmente qualche museo. E’ il nostro ultimo giorno in Spagna e la salutiamo con tanta voglia di tornarci ancora.
Il giorno dopo si parte, visita volante a Nimes in Francia ad una arena e al maison carré (tempietto romano in perfetto stato di conservazione) e la sera si arriva a Aigues Mortes (in Camargue). Pernottamento in camping. Il giorno seguente siamo ancora in Francia e dopo la visita a Sainte Maries de la Mere dritti filati a Nice dove ci aspetta un letto comodo, Finalmente! Siamo ospiti a casa di amici.
La mattina neanche il tempo per un panino che siamo in Italia.
Notizie:
Totale chilometri 6,000 circa, tempo reale trascorso in automobile circa 50 h. Il gasolio in Spagna può arrivare fino a 0,200 euro in meno rispetto all’Italia. Le autostrade sono alcune a pagamento, altre gratis. I prezzi dei campeggi sono variabili a seconda delle stelle: si va da un minimo di 18 Euro a notte per la tendina più macchina ad un massimo di 33 Euro.
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